Teatro

Il Sala Fontana chiude la stagione con Confiteor

Il Sala Fontana chiude la stagione con Confiteor

Il Teatro Sala Fontana ripropone in chiusura di stagione lo spettacolo con cui hanno aperto il sipario, Confiteor, uno dei testi più duri e straordinari di Giovanni Testori, pubblicato nel 1985 e interpretato l’anno successivo da Franco Branciaroli, diretto dallo stesso autore. Sul palcoscenico nudo di un tempo senza tempo, in uno spazio claustrofobico e metafisico, si affrontano e si scontrano due attori-guitti, esperti professionisti, che danno vita ad una madre e ad un figlio. Rino, uno dei due personaggi di Confiteor, confessa, a se stesso e alla madre, l’assassinio di cui si è macchiato: ha ucciso il fratello Nando handicappato per sottrarlo ad una vita di sicura infelicità. Nella lucida follia di un’ improvvisa tragedia la sua confessione è un urlo di dolore, una bestemmia, l’insulto supremo alla sua condizione di creatura, l’ultima invettiva contro il padre, interlocutore assente, ma allo stesso tempo sempre drammaticamente presente, desiderato, ma anche violentemente respinto. Rino è bestiale e innocente, la sua è insieme una spietata ribellione e una straziante, lirica dichiarazione-invocazione d’amore, mentre la madre non rinuncia a sperare che il figlio si redima proprio attraverso il suo calvario. Confiteor è un atto fatto di carne e parola, in cui l’azione si affida a due monologhi convergenti in un abbraccio finale. Due voci incatenate, la cui violenta risonanza riempie da sola l’intero spazio scenico e afferma la scelta di Giovanni Testori per il teatro di parola, arma sonora e affilata. Lo spettacolo è inserito in Invito a Teatro